martedì 29 gennaio 2008

44. Il Buddha nella zanzara

Harakiri, sempre più confuso e addolorato, parlò ancora al maestro: “Mentre cercavo di percepire quel senso di comunione con l’universo che tu mi hai descritto, sono stato punto da una zanzara. Come posso pensare che il Buddha viva anche in un insetto così molesto e provare compassione per esso?”
Il maestro rispose:”Zzzzzzzzzzzzzzzz!”
Harakiri ottenne l’ illuminazione e fu sereno fino a quando morì. Di malaria.

lunedì 28 gennaio 2008

43. Delusioni d'amore

Harakiri giunse presso un monastero Zen ed ottenne di parlare col maestro: “Per anni ho cercato la felicità attraverso l’amore di una donna, ma sono passato da una delusione all’altra ed ho trovato solo sofferenza. Per questo ho deciso di diventare monaco.”
Questo replicò il maestro: “L’unico vero amore è la compassione indistinta per tutti gli esseri viventi, a ciascuno dei quali il nostro destino è indissolubilmente legato. Tutti noi siamo soltanto manifestazioni impermanenti, gocce in quell’unico grande oceano di vita che è il creato. Per questo il desiderio e l’attaccamento ad una cosa in particolare generano sofferenza e non possono essere chiamati amore”.
Mentre Harakiri meditava sul significato profondo di queste parole, venne punto al polpaccio da una zanzara. Purtroppo fallì nel tentativo di provare compassione per quell’insetto meraviglioso.

martedì 22 gennaio 2008

42. Senso di vuoto

Lo stesso monaco ed il suo ex-maestro si recarono presso un altro maestro Zen per interrogarlo sullo stesso quesito: “Se l’essenza di ogni cosa è il vuoto, qual è il significato dei tuoi insegnamenti, della mia ricerca, della nostra pratica quotidiana?”
Questa fu la risposta: “Dovete capire semplicemente una cosa: una tazza può contenere acqua, vino o latte ma non si identifica con nessuno di questi, bensì con il vuoto che le permette di contenerli. Allo stesso modo la mente non si identifica con i pensieri che contiene, essa è vuota nella sua essenza”.
I due furono subito illuminati ed anche la loro cefalea scomparve.

domenica 6 gennaio 2008

41. Vuoto di senso

Un monaco che stava attraversando un momento di crisi interrogò così il proprio maestro: “Se l’essenza di ogni cosa è il vuoto, qual è dunque il significato dei tuoi insegnamenti, della mia ricerca, della nostra pratica quotidiana?”
Il monaco non fu illuminato, bensì mandò in crisi anche il maestro.

sabato 5 gennaio 2008

40. Lo Zen e l'arte di cadere

Un pellegrino disperato giunse presso un monastero alla ricerca della verità. Il maestro Zen gli parlò così: "Tu cerchi la verità come se fosse un appiglio a cui aggrapparti, ma l’unica verità è che non esistono appigli, devi solo imparare a lasciarti cadere”
Il pellegrino fu illuminato. Il giorno dopo il suo corpo privo di vita venne ritrovato in fondo ad un burrone.