Harakiri giunse presso un monastero Zen ed ottenne di parlare col maestro: “Per anni ho cercato la felicità attraverso l’amore di una donna, ma sono passato da una delusione all’altra ed ho trovato solo sofferenza. Per questo ho deciso di diventare monaco.”
Questo replicò il maestro: “L’unico vero amore è la compassione indistinta per tutti gli esseri viventi, a ciascuno dei quali il nostro destino è indissolubilmente legato. Tutti noi siamo soltanto manifestazioni impermanenti, gocce in quell’unico grande oceano di vita che è il creato. Per questo il desiderio e l’attaccamento ad una cosa in particolare generano sofferenza e non possono essere chiamati amore”.
Mentre Harakiri meditava sul significato profondo di queste parole, venne punto al polpaccio da una zanzara. Purtroppo fallì nel tentativo di provare compassione per quell’insetto meraviglioso.
Questo replicò il maestro: “L’unico vero amore è la compassione indistinta per tutti gli esseri viventi, a ciascuno dei quali il nostro destino è indissolubilmente legato. Tutti noi siamo soltanto manifestazioni impermanenti, gocce in quell’unico grande oceano di vita che è il creato. Per questo il desiderio e l’attaccamento ad una cosa in particolare generano sofferenza e non possono essere chiamati amore”.
Mentre Harakiri meditava sul significato profondo di queste parole, venne punto al polpaccio da una zanzara. Purtroppo fallì nel tentativo di provare compassione per quell’insetto meraviglioso.
Nessun commento:
Posta un commento