Un monaco Zen parlò al proprio maestro: “Solo vicino a te io trovo la pace, la tua sola presenza mi rassicura e le tue parole mi guidano. Tu sei la mia luce.”
“Figliolo, che te ne fai dell’illuminazione e della buddhità di un altro? Restare qui non ti è utile, non puoi brillare di luce riflessa! Allontanati, medita in solitudine e ritorna da me solo quando avrai trovato l’illuminazione.”
Addolorato e timoroso, ma fiducioso nelle parole del maestro, il monaco se ne andò. Usci dal monastero ma si smarrì nel buio della notte, nessuno lo vide più.
“Figliolo, che te ne fai dell’illuminazione e della buddhità di un altro? Restare qui non ti è utile, non puoi brillare di luce riflessa! Allontanati, medita in solitudine e ritorna da me solo quando avrai trovato l’illuminazione.”
Addolorato e timoroso, ma fiducioso nelle parole del maestro, il monaco se ne andò. Usci dal monastero ma si smarrì nel buio della notte, nessuno lo vide più.
3 commenti:
Mmmmh, umorismo nero/buio nel vero senso della parola. L'arte di vivere è anche l'arte di perdersi a tratti e trovare piacere nella situazione. Ci sarà un seguito della storia? Che fine ha fatto quel ragazzo?
Shmack***
Non sappiamo se il monaco ha trovato la sua strada, ma almeno ha abbandonato il rifugio per affrontare l'oscurità...
NON SAPPIAMO MAI NILLA DELLA MOSTRA VITA NON POSSIAMO CONTROLLARLA...
POSSIAMO INVECE PERDERCI PER RITROVARCI....
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