Fetu-tzu era un uomo collerico e violento. Cadeva spesso preda di terribili attacchi d’ira che lo portavano anche a picchiare la moglie ed i figli.
Non riuscendo a controllarsi, decise un giorno di prendere i voti ed entrare in un monastero, nella speranza di riuscire così a cambiare.
Nel monastero la sua condotta era perfetta ma dentro di sé si sentiva sempre eroso da una rabbia che riusciva a stento a controllare. Provava ostilità nei confronti di tutto e tutti, in particolare del proprio maestro, al quale un giorno si rivolse:
“Maestro, credo che tu non sia in grado di aiutarmi, dopo tanto tempo sento di non essere ancora diventato un uomo migliore.”
“Devi liberarti dell’idea di diventare qualcosa che tu non sia già, così come ti libereresti di un fardello. Quello che tu vuoi diventare è già in te, non lo devi cercare. Smetti di pensare di dover cambiare e comincia ad essere ciò che sei veramente.”
Fetu-tzu fu illuminato. Il maestro se la cavò con un braccio ingessato e sei punti di sutura al volto.
Nel monastero la sua condotta era perfetta ma dentro di sé si sentiva sempre eroso da una rabbia che riusciva a stento a controllare. Provava ostilità nei confronti di tutto e tutti, in particolare del proprio maestro, al quale un giorno si rivolse:
“Maestro, credo che tu non sia in grado di aiutarmi, dopo tanto tempo sento di non essere ancora diventato un uomo migliore.”
“Devi liberarti dell’idea di diventare qualcosa che tu non sia già, così come ti libereresti di un fardello. Quello che tu vuoi diventare è già in te, non lo devi cercare. Smetti di pensare di dover cambiare e comincia ad essere ciò che sei veramente.”
Fetu-tzu fu illuminato. Il maestro se la cavò con un braccio ingessato e sei punti di sutura al volto.
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