“Oh
venerabile, pensavo che convivere con altre persone che condividono il mio
stesso obbiettivo avrebbe reso più agevole il cammino verso l’illuminazione, ma
io non riesco a non provare invidia nei confronti degli altri monaci, che mi
sembrano tutti più bravi di me, e credo di percepire il loro giudizio negativo
nei miei confronti.”
“La
tua paura degli altri non è altro che il riflesso della tua insicurezza e
quindi della paura che hai di te stesso, io ti comando di affrontarla
direttamente attraverso l’isolamento, dato che solo nella solitudine, col
ritiro dal mondo, il raccoglimento spirituale, la meditazione, l’uomo può raggiungere
la pace, l’illuminazione e la libertà dal dolore. Per sei mesi ti ritirerai in
disparte, in silenzio, in meditazione e contemplazione.”
Il
monaco affrontò con paura ma con determinazione l’arduo compito prescrittogli, attraverso
l’indefessa pratica sentì finalmente crescere in sé l’equilibrio, la fiducia e
la forza, capì che in lui stava davvero germogliando l’illuminazione. Al
termine dei sei lunghi mesi non temeva più gli altri monaci, non vedeva anzi l’ora
di tornare fra loro, infatti aveva finalmente qualcosa di cui vantarsi.
Nessun commento:
Posta un commento