martedì 22 gennaio 2008

42. Senso di vuoto

Lo stesso monaco ed il suo ex-maestro si recarono presso un altro maestro Zen per interrogarlo sullo stesso quesito: “Se l’essenza di ogni cosa è il vuoto, qual è il significato dei tuoi insegnamenti, della mia ricerca, della nostra pratica quotidiana?”
Questa fu la risposta: “Dovete capire semplicemente una cosa: una tazza può contenere acqua, vino o latte ma non si identifica con nessuno di questi, bensì con il vuoto che le permette di contenerli. Allo stesso modo la mente non si identifica con i pensieri che contiene, essa è vuota nella sua essenza”.
I due furono subito illuminati ed anche la loro cefalea scomparve.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Maestro, se tu mi chiedessi di divenire tuo discepolo non potrei accettare, perché l'accettazione come il rifiuto supporrebbero un arbitrio che al momento non possiedo: il karma mi ha portato sulle tue pagine e a quello non ci si oppone.
Se mi offrissi un caffè, tuttavia, accetterei volentieri: bollente, lungo e senza zucchero, grazie 8)

E nella tazza vuota, dopo aver sorbito il caffè, potrei trovare l'illuminazione che mi aiuterebbe a svuotare la mente... o le budella, come spesso fa il caffè bollente ;-)

OP