martedì 27 febbraio 2007

8. L’acqua dello stagno

Un maestro zen impartì ad uno dei suoi discepoli il seguente insegnamento:
“Così come l’acqua scorrevole di un fiume può condurti in un altro luogo, l’acqua immobile di uno stagno potrà condurti al Buddha che non è in nessun luogo se non dentro di te”.
Perplesso il discepolo si allontanò riflettendo sull’enigmatico suggerimento.
Trovò un ampio stagno in una fresca e piacevole radura e decise di sedersi presso la riva. Trascorse giorni e notti in meditazione, sperando che la vicinanza dello stagno potesse in qualche modo aiutarlo a raggiungere il risveglio, ma col tempo i dubbi e le aspettative lo distoglievano sempre più dalla concentrazione. Sapeva che in questo modo stava percorrendo il cammino opposto rispetto a quello dello Zen, e ciò alimentava ulteriormente la sua ansia, come in un circolo vizioso.
Una notte ebbe finalmente una visione illuminante: sognò di sentirsi in qualche modo un tutt’uno con lo stagno, l’elemento acqua del suo corpo era quello dello stagno stesso, non vi era differenza, nessuna separazione. Si sentiva come una goccia che stava per tuffarsi nell’oceano. Capì di essere sulla soglia del risveglio.
Come spesso accade coi sogni, anche questo si interruppe sul più bello. Egli si risvegliò effettivamente, accorgendosi di essere caduto nello stagno durante il sonno

sabato 24 febbraio 2007

7. Il suono del vuoto

Mikado chiese un giorno al maestro Toshiba di descrivergli lo Zen. Per tutta risposta il maestro colpì un bicchiere di cristallo con una bacchetta.
“Che suono meraviglioso!” commentò Mikado.
“E’ il vuoto contenuto nel bicchiere che ne rende puro il suono” disse Toshiba, e subito dopo diede una violenta mazzata sulla testa del discepolo, producendo un suono sordo e sgradevole.
Mikado incontrò il Satori sulla via verso il pronto soccorso.

mercoledì 21 febbraio 2007

6. Allontanare i pensieri

Tofù osservava spesso con stupore Iroshi, che era capace di sedere in meditazione per lunghe giornate consecutive.
Un giorno gli si avvicinò per chiedergli: “Come riesci a rimanere calmo ed immobile per così tanto tempo?”
Iroshi gli rispose senza aprire gli occhi: “Allontano i pensieri e mi immergo nel vuoto della mente”
“E come riesci ad allontanare i pensieri?”
“Per prima cosa allontano i rompiscatole”
Tofù raggiunse così l’illuminazione, e permise finalmente anche agli altri di fare altrettanto.

domenica 18 febbraio 2007

5. Sii tu la luce

Shiatsu meditava ininterrottamente, giorno e notte, all’interno del monastero, sperando di arrivare all’illuminazione.
Una notte il maestro Tokay lo raggiunse nell’oscurità, portando con sé un lume, e gli chiese: “Perché non ti riposi un po’, come fanno gli altri?”
“Maestro, mi dedico alla pratica incessantemente temendo di non riuscire a trovare la via del risveglio”
“Mio caro Shiatsu, la tua ansia ti fa brancolare nel buio, ma non devi cercare la luce fuori di te, sii tu quella luce!”
Nel dire ciò Tokay getto il lume sulla tonaca del suo discepolo.
Shiatsu fu subito illuminato, e così anche la stanza.

giovedì 15 febbraio 2007

4. Ciotola piena, ciotola vuota

Il monaco Sudoku fu visto consumare una ciotola di riso poco prima del tramonto.
Suhsi gli si avvicinò per dirgli: “Ti abbiamo visto mangiare il riso, avevi già consumato il tuo pasto quotidiano. Perché hai violato questo precetto? Avevi così tanta fame?”
Sudoku mostrò la ciotola vuota e rispose: “Di quale riso parli? Di quale fame parli?”
Udendo queste parole Sushi fu illuminato e partì alla ricerca del più vicino ristorante.

lunedì 12 febbraio 2007

3. Il Buddha nella spada

Il monaco Suzuky si rivolse al maestro Fujihama: “Maestro, spiegami il cammino che conduce al risveglio”.
“Per giungere al risveglio devi comprendere la buddhità insita in ogni cosa, anche in questa spada”, disse Fujihama. “Prendila e medita per un anno, poi ritorna da me”.
Suzuky si inchinò e portò via con se la spada portagli dal maestro.
Un anno dopo Fujihama vide tornare il discepolo, che recava con se la stessa spada.
“Maestro, ho meditato incessantemente sulla spada, come tu mi hai raccomandato, ma la confusione nella mia mente è aumentata”
Il maestro prese la spada, la estrasse e con un colpo deciso mozzò la testa del discepolo.
Suzuky fu illuminato una frazione di secondo prima di morire, e raggiunse il Nirvana in un baleno.

venerdì 9 febbraio 2007

2. L'acquazzone

Durante la stagione delle piogge due monaci vennero colti da un violento ed improvviso acquazzone, mentre stavano praticando la meditazione camminata nella foresta.
Il primo monaco iniziò a correre verso un bambù per trovare riparo ma, nel vedere che il secondo monaco non lo seguiva, si fermò per gridargli: “Perché dobbiamo stare qui a bagnarci?”
“Perché piove, che razza di domande fai?”, rispose il secondo monaco.
Il primo monaco ottenne immediatamente l’illuminazione, ed in seguito anche una bronchite.

1. Boh!

Il monaco Tetsuo chiese al maestro Yoshimoto: “Maestro, qual è l’essenza del Buddha?”
“Boh!” rispose Yoshimoto.
“Capisco Maestro, con questo vuoi dirmi che l’essenza del Buddha è dentro ognuno di noi e quindi è inutile chiederne la spiegazione ad altri.”
“Non volevo dire questo”, replicò il maestro.
“E cosa hai voluto dire?”
“Boh!”
Al secondo boh, Tetsuo fu illuminato.