lunedì 21 maggio 2018

87. Felicità

Un tempo vi era un uomo che si sentiva profondamente infelice, forse il più infelice fra gli uomini. Era solo, povero, ammalato, perseguitato dalla malasorte. Un giorno, non sapendo che altro fare, decise di mettersi in cammino. Non abbandonò niente perché niente gli era rimasto, solo pochi miseri stracci, una ciotola per chiedere l’elemosina, un bastone al quale appoggiarsi. Camminò ogni giorno, senza sosta e senza meta, per molti anni, sperando di cavare dalla propria grama esistenza almeno un giorno di felicità. Giunse presso un monastero, nel quale fu ospitato, e parlò col Maestro che lo redarguì così:
“Non sarai mai felice finché penserai di doverlo diventare. Tu sei già felice. Non cercare la felicità, attuala!”
L’uomo non ottenne l’illuminazione ma capì che in fondo la felicità non era questo granché, non valeva la pena continuare a cercarla, così si fermò presso il monastero.

giovedì 10 maggio 2018

86. Solitudine

Un monaco si confidò col proprio Maestro:
“Oh venerabile, pensavo che convivere con altre persone che condividono il mio stesso obbiettivo avrebbe reso più agevole il cammino verso l’illuminazione, ma io non riesco a non provare invidia nei confronti degli altri monaci, che mi sembrano tutti più bravi di me, e credo di percepire il loro giudizio negativo nei miei confronti.”
“La tua paura degli altri non è altro che il riflesso della tua insicurezza e quindi della paura che hai di te stesso, io ti comando di affrontarla direttamente attraverso l’isolamento, dato che solo nella solitudine, col ritiro dal mondo, il raccoglimento spirituale, la meditazione, l’uomo può raggiungere la pace, l’illuminazione e la libertà dal dolore. Per sei mesi ti ritirerai in disparte, in silenzio, in meditazione e contemplazione.”
Il monaco affrontò con paura ma con determinazione l’arduo compito prescrittogli, attraverso l’indefessa pratica sentì finalmente crescere in sé l’equilibrio, la fiducia e la forza, capì che in lui stava davvero germogliando l’illuminazione. Al termine dei sei lunghi mesi non temeva più gli altri monaci, non vedeva anzi l’ora di tornare fra loro, infatti aveva finalmente qualcosa di cui vantarsi.