giovedì 10 maggio 2018

86. Solitudine

Un monaco si confidò col proprio Maestro:
“Oh venerabile, pensavo che convivere con altre persone che condividono il mio stesso obbiettivo avrebbe reso più agevole il cammino verso l’illuminazione, ma io non riesco a non provare invidia nei confronti degli altri monaci, che mi sembrano tutti più bravi di me, e credo di percepire il loro giudizio negativo nei miei confronti.”
“La tua paura degli altri non è altro che il riflesso della tua insicurezza e quindi della paura che hai di te stesso, io ti comando di affrontarla direttamente attraverso l’isolamento, dato che solo nella solitudine, col ritiro dal mondo, il raccoglimento spirituale, la meditazione, l’uomo può raggiungere la pace, l’illuminazione e la libertà dal dolore. Per sei mesi ti ritirerai in disparte, in silenzio, in meditazione e contemplazione.”
Il monaco affrontò con paura ma con determinazione l’arduo compito prescrittogli, attraverso l’indefessa pratica sentì finalmente crescere in sé l’equilibrio, la fiducia e la forza, capì che in lui stava davvero germogliando l’illuminazione. Al termine dei sei lunghi mesi non temeva più gli altri monaci, non vedeva anzi l’ora di tornare fra loro, infatti aveva finalmente qualcosa di cui vantarsi.

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