mercoledì 28 maggio 2008

48. Cambiamento

Fetu-tzu era un uomo collerico e violento. Cadeva spesso preda di terribili attacchi d’ira che lo portavano anche a picchiare la moglie ed i figli.
Non riuscendo a controllarsi, decise un giorno di prendere i voti ed entrare in un monastero, nella speranza di riuscire così a cambiare.
Nel monastero la sua condotta era perfetta ma dentro di sé si sentiva sempre eroso da una rabbia che riusciva a stento a controllare. Provava ostilità nei confronti di tutto e tutti, in particolare del proprio maestro, al quale un giorno si rivolse:
“Maestro, credo che tu non sia in grado di aiutarmi, dopo tanto tempo sento di non essere ancora diventato un uomo migliore.”
“Devi liberarti dell’idea di diventare qualcosa che tu non sia già, così come ti libereresti di un fardello. Quello che tu vuoi diventare è già in te, non lo devi cercare. Smetti di pensare di dover cambiare e comincia ad essere ciò che sei veramente.”
Fetu-tzu fu illuminato. Il maestro se la cavò con un braccio ingessato e sei punti di sutura al volto.

mercoledì 14 maggio 2008

47. Bastare a sé stessi

Un monaco frustrato espresse un giorno il proprio risentimento nei confronti del maestro: “Un tempo ero un medico ricco e stimato, poi ho donato tutti i miei averi al monastero per ricercare la verità. Tu però non mi hai elargito alcun insegnamento, esigo da te l’attenzione che mi devi!”
“Cerca di essere meno arrogante e più fiducioso. Quelle ricchezze erano una zavorra di cui ti sei liberato, un primo passo verso una rinascita spirituale. È qualcosa che hai fatto per te, non certo per me. Tu hai bisogno della mia guida ma io, in quanto maestro illuminato, non ho più bisogno di nulla e di nessuno.”
Il monaco se ne andò subito dopo, seguito a poco a poco da tutti gli altri suoi colleghi.
Il monastero ora è chiuso e si dice che il maestro, pur di sopravvivere, sia costretto a fare il servo nella casa di un famoso medico.

sabato 10 maggio 2008

46. Morire e rinascere (forse)

Trovandosi nuovamente in un periodo di stasi creativa, l'autore delle freddure Zen si rivolse al proprio maestro: "Temo di non riuscire nel mio progetto di regalare all'umanità 101 freddure."
"Non devi forzare il tuo karma, sai bene che un opera spirituale richiede spesso diverse incarnazioni per essere portata a termine."
L'autore, nel dubbio, decise di rimettersi subito al lavoro e ricavò una nuova storia da questo episodio.