venerdì 29 giugno 2018

90. Frustrazione

Il traduttore italiano delle antiche freddure zen si applicava con grande dedizione al proprio compito, a tal punto da pensare di essere entrato in comunicazione col misterioso autore, vissuto in Cina otto secoli prima. Lo incontrava spesso in sogno ed una notte gli parlò così:
“Venerabile maestro, aiutami a carpire la vera essenza delle freddure, che ancora mi sfugge, taluni le considerano così tristi da non riuscire a leggerle, altri le trovano solo divertenti, a me comunicano soprattutto un senso di frustrazione, mi parlano dei tranelli beffardi che la nostra mente ci tende e dell’impossibilità di raggiungere l’illuminazione.”
Così gli rispose l’antico mentore:
“Le freddure zen sono come uno specchio nel quale ciascuno vede riflesso se stesso, chi è intimamente triste le trova tristi, chi è sciocco e superficiale le considera solo delle innocue barzellette… Solo a te, per premiarti dello sforzo profuso nella meritoria opera di traduzione, offro la giusta chiave d’interpretazione, che ti permetterà di raggiungere finalmente l’illuminazione…”
Purtroppo il traduttore non si ricordava mai il finale dei suoi sogni.

domenica 17 giugno 2018

89. Cambiare strada

Un monaco confessò al maestro il proprio scetticismo, non credeva che l’illuminazione potesse davvero arrivare in maniera così inattesa ed istantanea come si è soliti insegnare. Così replicò il maestro:
“Nella strada che ti conduce fin qui c’è una buca, molte volte ci sei cascato dentro, poi hai iniziato a prestare più attenzione, dopo un po’ probabilmente sei tornato a distrarti e ci sei caduto di nuovo… Hai percorso il sentiero centinaia di volte, ma ti basta una frazione di secondo per capire che è sufficiente cambiare strada, è una decisione istantanea!”
Il monaco realizzò immediatamente che era proprio così, penso di aver raggiunto l’illuminazione. Tali erano la gioia ed euforia che schizzò in piedi ed uscì di corsa, imboccando davvero un diverso sentiero, nascosto dalla vegetazione. Purtroppo il sentiero si interrompeva di colpo su un profondo dirupo, in fondo al quale il monaco si schiantò perdendo la vita sul colpo.

domenica 3 giugno 2018

88. Karma negativo

Un monaco dialogava col proprio maestro:
“Se è vera la legge del karma ogni nostra azione è una causa che porterà immancabilmente ad un effetto, avrà delle conseguenze che saremo costretti a subire nelle nostre esistenze future, rimarremo per sempre bloccati in questa dimensione di sofferenza, attraverso infinite ed inevitabili reincarnazioni, qual è dunque la via d’uscita, dove sta il nostro libero arbitrio? “
“E’ una domanda interessante, ti risponderò narrandoti questa storia:
Un monaco dialogava col proprio maestro:
“Se è vera la legge del karma ogni nostra azione è una causa che porterà immancabilmente ad un effetto, avrà delle conseguenze che saremo costretti a subire nelle nostre esistenze future, rimarremo per sempre bloccati in questa dimensione di sofferenza, attraverso infinite ed inevitabili reincarnazioni, qual è dunque la via d’uscita, dove sta il nostro libero arbitrio? “
“E’ una domanda interessante, ti risponderò narrandoti questa storia:
Un monaco dialogava col proprio maestro:
“Se è vera la legge del karma ogni nostra azione è una causa che porterà immancabilmente ad un effetto, avrà delle conseguenze che saremo costretti a subire nelle nostre esistenze future, rimarremo per sempre bloccati in questa dimensione di sofferenza, attraverso infinite ed inevitabili reincarnazioni, qual è dunque la via d’uscita, dove sta il nostro libero arbitrio? “
“E’ una domanda interessante, ti risponderò narrandoti questa storia:
Un monaco dialogava col proprio maestro:
“Se è vera la legge del karma ogni nostra azione è una causa che porterà immancabilmente ad un effetto, avrà delle conseguenze che saremo costretti a subire nelle nostre esistenze future, rimarremo per sempre bloccati in questa dimensione di sofferenza, attraverso infinite ed inevitabili reincarnazioni, qual è dunque la via d’uscita, dove sta il nostro libero arbitrio? “
“E’ una domanda interessante, ti risponderò narrandoti questa storia: