sabato 18 dicembre 2010

68. Cecità ed illuminazione

Un povero viandante cieco sostò presso un monastero Zen. Venne ricevuto dal maestro, col quale dialogò così:
"Triste e difficile è l'esistenza di chi vive senza la luce che lo guidi lungo il cammino e che gli permetta di godere della bellezza del mondo"
"La vera illuminazione non è data né dal sole né da una lampada", rispose il maestro. "Nella tua mente esiste già una luce che, ne sono certo, rischiarerà presto il cammino che ti condurrà al risveglio."
Rincuorato e reso fiducioso da queste parole il viandante si allontanò, senza chiedere a nessuno la direzione.
Tempo dopo il suo corpo fu ritrovato in fondo al pozzo, nel giardino del monastero.

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