domenica 7 agosto 2011

76. Fuori dall'inferno

Un monastero Zen che era stato distrutto da un violento incendio venne faticosamente ricostruito e finalmente riaperto. Il maestro, miracolosamente sopravvissuto al disastroso evento, accolse un pellegrino che gli parlò così:
"La mia mente non trova pace, è tormentata come dalle fiamme dell'inferno! Aiutami, ti prego, a trovare la via d'uscita!"
Il maestro, spaventato, rispose impulsivamente:
"Sei già fuori!"
Il pellegrino fu illuminato, ringraziò e si allontano. Il maestro trasse un profondo sospiro di sollievo.

3 commenti:

`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`··.Giusy·`·. ̧ ̧.· ́ ́ ̄`· ha detto...

Bellissima storia...sto bene qui...si respira un energia buona.Lieta di conoscere il tuo blog.

Mirco ha detto...

Ciao Giusy. Mi fa piacere che ti piacciano le freddure. Queste ultime due sono state inspirate da una frase di Calvino da "Le Città Invisibili": "...cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." Ci si prova...
Appena avrò tempo darò un'occhiata ai tuoi blog. Se ti interessa uno scambio di link fammelo sapere.
Torna a trovarmi.
A presto:-)
Mirco

Anonimo ha detto...

Strappando le erbacce dalla propria mente non si può che ottenere dei benefici...ora la cenere potrà servire da nutrimento 'alla pianta'

Seguo il tuo cammino...'Se tutto è vuoto dove poggerà il granello di sabbia?'