giovedì 3 maggio 2007

25. Il trasloco di Dario

Terminate le faticose operazioni di trasloco, Dario si allontanò dalla vecchia abitazione per trasferirsi definitivamente in quella nuova, assieme alla sua famiglia.
Giunto nei pressi della casa chiese le chiavi a sua moglie Tina, che gli rispose: “La nostra unica dimora è nel Buddha e nel Dharma”. Nel dire ciò gettò le chiavi in fondo al lago.
Dario fu illuminato. Da allora attraversa la Brianza a piedi, nutrendosi di una sola ciotola di polenta al giorno. Si è fatto crescere una lunga e folta barba che gli dona l’aspetto di un saggio, per questo è chiamato da tutti “Và-lavurà-barbun”.

Dedicata ad un amico sopravvissuto di recente ad un trasloco.

Nessun commento: